Il gruppo storico Sippe Ulfson, con il progetto Teuta Volki, ricostruisce l’accampamento di un gruppo di mercenari celti provenienti dalla zona dell’attuale Repubblica Ceca, che si spostavano portando con sé tutto quello che poteva servire loro per i loro ingaggi, la vita quotidiana e la difesa personale. L’accampamento rappresenta quindi uno spaccato – ristretto ma il più possibile completo – dell’antichità celta del III secolo a.C
Fonti e contesto storico
Fino al IV secolo a.C. le zone dell’odierna Moravia e Boemia erano abitati dalla popolazione celtica dei Boii, una delle più vaste forti tribù galliche dell’epoca.
Nel IV secolo a.C. le fonti e i reperti attestano una migrazione di tale tribù dalla loro terra madre alle zone dell’odierna Emilia Romagna.
Le zone lasciate disabitate, dopo la migrazione in massa dei Boii, vennero occupate da un’altra popolazione gallica.
Queste nuove genti arrivarono in boemia in piccoli gruppi e formarono, assieme alla popolazione residua della Moravia, un nuovo complesso etnico attribuibile ai Volci Tectosagi, localizzate dalle fonti antiche nella Selva Ercinia, cioè nelle aree montane centro-europee a nord delle Alpi ed a ovest dei Carpazi.
Come ci riferiscono le fonti, i Volci Tectosagi (“Il popolo alla ricerca di un tetto”) parteciparono a tutte le grandi spedizioni militari del III secolo a.C. (tra cui il Sacco di Delfi del 280 a.C.) e si stabilirono successivamente anche nelle aree del confluente della Drava con il Danubio, nella Linguadoca francese e addirittura in Asia Minore, dove saranno una delle tre componenti della comunità dei Galati.
Questo contesto potrebbe spiegare una delle funzioni di un sito eccezionale, scoperto di recente in Moravia, a Němčice-Víceměřice, in una posizione che permetteva di reclutare mercenari anche nelle aree più settentrionali di influenza germanica.
Tacito, Germania
Caio Giulio Cesare, De Bello Gallico
Wikipedia
Cesare scrive di loro: (De bello gallico, VI, 24) “E ci fu prima un tempo in cui i Galli superavano i Germani in virtù, portando guerre oltre i confini, e mandavano le colonie al di là del Reno a causa dal gran numero di uomini e della povertà dei campi. Pertanto quei territori della Germania che sono i più fertili attorno alla Selva Ercina, che so che era nota per fama ad Erostatene e ad altri Greci che la chiamavano Orcinia, sono stati occupati dai Volci Tectosagi che vi si stabilirono; questo popolo ha fin a questo giorno mantenuto nei loro insediamenti ed usufruito di una grande reputazione di giustizia e coraggio, ed ancora oggi loro vivono nella medesima povertà, lo stesso denudamento, la stessa condizione di privazione dei germani, dunque ne hanno così dedotto il genere di vita e l’abbigliamento, mentre invece ai Galli la vicinanza delle province e la conoscenza delle cose d’oltremare offre larga possibilità di disporre di molte cose per le loro esigenza e per l’abbondanza, abituatisi a poco a poco ad essere superati e dopo essere stati vinti in molte battaglie, essi stessi (i Galli) non si paragonano più con quelli (i Germani) in valore.”
Possiamo quindi notare come Cesare ponga i Volci nella zona dell’alto bacino del Weser, nella Germania centro-occidentale, tra il Reno e i Carpazi.
Fonti:
Wikipedia (immagine)
Celti di Boemia e di Moravia, Ed. Il Cerchio
V. Kruta, I celti, Ed. L’ippocampo